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Microbiota vaginale

Microbiota vaginale

ll microbiota vaginale è l’insieme dei microrganismi che colonizzano la vagina. Questi microrganismi, principalmente batteri, formano un ambiente delicatamente equilibrato che svolge un ruolo fondamentale nella salute genitale femminile. Un microbiota vaginale sano è generalmente dominato da batteri “buoni” chiamati lactobacilli i quali producono acido lattico e altri composti che contribuiscono a mantenere un ambiente acido nella vagina, noto anche come pH vaginale ottimale. .

microbiota vaginale

Conoscere il microbiota vaginale

Nella vagina sono presenti circa 300 specie di batteri, che rappresentano circa 1 milione di geni batterici. La specie dominante nel microbioma vaginale è il Lactobacillus (lattobatteri). I lattobacilli producono acido lattico, che mantiene un basso pH acido nella vagina e inibisce la crescita di microrganismi indesiderati come Candida, E. coli, Gardnerella vaginalis e Atopobium Vaginae. Nella vagina sono presenti circa 300 specie di batteri, che rappresentano circa 1 milione di geni batterici. La specie dominante nel microbioma vaginale è il Lactobacillus (lattobatteri). I lattobacilli producono acido lattico, che mantiene un basso pH acido nella vagina e inibisce la crescita di microrganismi indesiderati come Candida, E. coli, Gardnerella vaginalis e Atopobium Vaginae.

Come altri microbiota (intestino, pelle e cuoio capelluto), il microbiota vaginale è unico per ogni persona. La razza e l’etnia, così come l’igiene e il comportamento, hanno un’influenza significativa sulla composizione della microflora vaginale di una donna. Nel corso della vita di una donna, la composizione del microbioma cambia, a seconda dei cambiamenti ormonali e dei cambiamenti nello stile di vita.

Il microbiota vaginale è un ecosistema complesso e dinamico, che cambia nel tempo in base a vari fattori, tra cui l’età, l’attività sessuale, l’uso di contraccettivi, la gravidanza e la dieta. Ecco alcune informazioni più dettagliate su come funziona e come può influire sulla salute:

Composizione del microbiota vaginale

Il microbiota vaginale è composto principalmente da batteri, ma contiene anche altri microrganismi come funghi, viruses e protozoi, sebbene in piccole quantità. La componente principale sono i lattobacilli, che rappresentano circa il 90-95% della flora vaginale sana. I lattobacilli più comuni sono:
Lactobacillus crispatus
Lactobacillus jensenii
Lactobacillus gasseri
Lactobacillus iners

I lattobacilli sono fondamentali per mantenere l’ambiente vaginale acido (pH tra 3.8 e 4.5), che è essenziale per prevenire l’insorgenza di infezioni. Inoltre, questi batteri producono perossido di idrogeno e altre sostanze antibatteriche che inibiscono la crescita di microrganismi patogeni.

Fattori che influenzano il microbiota vaginale

Diversi fattori possono alterare l’equilibrio del microbiota vaginale, tra cui:

Cambiamenti ormonali: Durante il ciclo mestruale, la gravidanza o la menopausa, i livelli ormonali (come gli estrogeni) influenzano la composizione del microbiota. Ad esempio, durante la gravidanza, i livelli elevati di estrogeni favoriscono la crescita dei lattobacilli.

Antibiotici: L’uso di antibiotici può alterare l’equilibrio del microbiota, eliminando i batteri “buoni” e favorendo la proliferazione di microrganismi patogeni come Candida (che causa la candidosi) o Gardnerella vaginalis (che può causare vaginosi batterica).

Dieta: Una dieta ricca di zuccheri e carboidrati può favorire la crescita di funghi come la Candida, mentre una dieta ricca di fibre e prebiotici può supportare la salute del microbiota vaginale.

Attività sessuale: L’attività sessuale può introdurre nuovi batteri nel tratto vaginale, influenzando temporaneamente la composizione del microbiota. L’uso di protezioni come il preservativo può ridurre questo rischio.
Stress: Lo stress cronico può influire sul sistema immunitario e, indirettamente, sul microbiota vaginale, rendendo la zona più suscettibile a infezioni.

Dysbiosis vaginale

La dysbiosis vaginale si riferisce a un’alterazione dell’equilibrio naturale del microbiota vaginale, con una riduzione dei lattobacilli e la crescita eccessiva di batteri patogeni. Questo squilibrio può causare:

Vaginosi batterica (BV): Una delle condizioni più comuni associate alla dysbiosis, caratterizzata da un aumento di batteri anaerobici come Gardnerella vaginalis. La BV può causare secrezioni vaginali anomale, cattivo odore e irritazione.

Candidosi: Un’infezione causata dalla proliferazione eccessiva di Candida albicans, un fungo che vive normalmente nella vagina, ma che in condizioni di squilibrio può causare prurito, bruciore e secrezioni bianche.

Infezioni urinarie: La dysbiosis vaginale può aumentare il rischio di infezioni delle vie urinarie, poiché i batteri patogeni possono risalire l’uretra.

Ruolo protettivo del microbiota

Un microbiota vaginale sano aiuta a proteggere la vagina da infezioni attraverso diversi meccanismi:
Produzione di acido lattico: I lattobacilli abbassano il pH vaginale, rendendo l’ambiente sfavorevole alla crescita di batteri patogeni.
Produzione di perossido di idrogeno: I lattobacilli generano perossido di idrogeno, che ha un effetto antibatterico diretto.
Competizione per risorse: I batteri benefici “competono” con quelli patogeni per le risorse disponibili, impedendo la proliferazione dei microrganismi dannosi.
Stimolazione del sistema immunitario: Un microbiota sano aiuta anche a mantenere il sistema immunitario vaginale in equilibrio, prevenendo infezioni.

Come mantenere un microbiota vaginale sano

Alimentazione equilibrata: Mangiare cibi ricchi di fibre, prebiotici e probiotici (come yogurt, kefir, kimchi) può favorire un microbiota sano.
Evitare l’uso eccessivo di antibiotici: Utilizzare antibiotici solo quando strettamente necessario e sempre sotto la supervisione di un medico.
Indossare biancheria intima di cotone: Il cotone permette alla pelle di respirare e riduce l’umidità, che può favorire la proliferazione di funghi.
Praticare una buona igiene intima: Ma senza esagerare, poiché l’uso di prodotti troppo aggressivi può alterare il pH vaginale.
Probiotici vaginali: In alcuni casi, l’assunzione di probiotici specifici per la vagina (come quelli contenenti Lactobacillus) può aiutare a ripristinare l’equilibrio del microbiota, specialmente dopo trattamenti antibiotici.

Monitoraggio e diagnosi

In caso di sintomi come prurito, bruciore, secrezioni anomale o cattivo odore, è importante consultare un ginecologo. L’analisi del microbiota vaginale può essere fatta tramite un tampone vaginale, che consente di identificare eventuali squilibri o infezioni.

Il trattamento può variare a seconda del tipo di disbiosi o infezione: in alcuni casi possono essere prescritti antibiotici o antimicotici, in altri probiotici o altre terapie locali per ripristinare l’equilibrio.

Vantaggi di un microbiota sano

Un ambiente acido è importante perchè aiuta a proteggere la vagina da infezioni da batteri patogeni, funghi e altri organismi dannosi. Inoltre il microbiota vaginale svolge un ruolo cruciale nella prevenzione delle infezioni del tratto genitale, come la vaginosi batterica e le infezioni da lieviti. Questi batteri aiutano a mantenere un ambiente leggermente acido che protegge da infezioni.

Fattori di rischio

Il microbiota vaginale può essere influenzato da vari fattori, tra cui l’età, l’igiene intima, l’assunzione di antibiotici, l’uso di contraccettivi e le fluttuazioni ormonali durante il ciclo mestruale, la gravidanza e la menopausa. Alterazioni nel microbiota vaginale, come un aumento dei batteri patogeni o una diminuzione dei lactobacilli, possono predisporre a infezioni e altri problemi ginecologici.

Cosa fare

Per mantenere un microbiota vaginale sano, è importante adottare buone pratiche igieniche, evitare l’uso eccessivo di detergenti aggressivi, limitare l’uso di antibiotici quando non sono necessari e seguire una dieta equilibrata. In caso di sintomi anomali o sospetti di problemi vaginali, è consigliabile consultare un medico ginecologo per una diagnosi e un trattanento appropriato.

Recenti ricerche

I microrganismi vaginali sono divisi in due gruppi: residenti e transitori. Il primo e più numeroso, circa il 95% di tutto il microbiota, è costituito dai lattobacilli. Questi batteri possono essere da 1 a 4 varietà e i rapporti differiscono nelle diverse donne e nei diversi periodi di età. Il restante 3-5% appartiene al secondo gruppo. Questi sono microrganismi che entrano nella vagina dalla pelle del perineo o durante i rapporti sessuali.
Se il rapporto tra gruppi residenti e transitori viene violato, si attivano processi infiammatori infettivi. La comparsa di un odore sgradevole, prurito o bruciore è un segno sicuro di cambiamenti nel microbiota e un motivo per consultare un medico.

Squilibrio del microbiota.

I cambiamenti nella composizione del microbiota vaginale non solo causano disagio, ma causano anche gravi problemi riproduttivi, tra cui infertilità, minaccia di aborto spontaneo, parto prematuro, complicazioni postpartum e malattie infiammatorie pelviche. Inoltre, secondo le statistiche, i pazienti con disturbi del microbiota hanno maggiori probabilità di altri di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (MST). Secondo numerose meta-analisi, con un microbiota equilibrato la comparsa di displasia e cancro è significativamente meno frequente. Tuttavia antibiotici, cambiamenti ormonali, stress, alimentazione o igiene possono disturbare l’equilibrio.

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