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Microbiosi vaginale.
I microrganismi vaginali sono divisi in due gruppi: residenti e transitori. Il primo e più numeroso, circa il 95% di tutto il microbiota, è costituito dai lattobacilli. Questi batteri possono essere da 1 a 4 varietà e i rapporti differiscono nelle diverse donne e nei diversi periodi di età. Il restante 3-5% appartiene al secondo gruppo. Questi sono microrganismi che entrano nella vagina dalla pelle del perineo o durante i rapporti sessuali.
Se il rapporto tra gruppi residenti e transitori viene violato, si attivano processi infiammatori infettivi. La comparsa di un odore sgradevole, prurito o bruciore è un segno sicuro di cambiamenti nel microbiota e un motivo per consultare un medico.
Squilibrio del microbiota.
I cambiamenti nella composizione del microbiota vaginale non solo causano disagio, ma causano anche gravi problemi riproduttivi, tra cui infertilità, minaccia di aborto spontaneo, parto prematuro, complicazioni postpartum e malattie infiammatorie pelviche. Inoltre, secondo le statistiche, i pazienti con disturbi del microbiota hanno maggiori probabilità di altri di contrarre malattie sessualmente trasmissibili (MST). Secondo numerose meta-analisi, con un microbiota equilibrato la comparsa di displasia e cancro è significativamente meno frequente. Tuttavia antibiotici, cambiamenti ormonali, stress, alimentazione o igiene possono disturbare l’equilibrio.